Esistono diversi metodi di bendaggio a seconda delle necessità del paziente e degli effetti che si vogliono ottenere, quelli maggiormente utilizzati sono: FUNZIONALE e KINESIOTAPING.
Funzionale
E’ una tecnica che permette una immobilizzazione parziale volta a ridurre i tempi di guarigione rispetto alle metodiche di immobilizzazione tradizionali.
Con questa tecnica l’articolazione interessata viene messa in scarico e protetta, soltanto nella direzione di movimento dolorosa o patologica.
Si ottiene attraverso l’applicazione mirata di bende, le quali si distinguono per varie misure e per il loro grado di estensibilità.
In seguito al consulto medico può essere indicato nei casi di traumi distorsivi, lussazioni, lesioni muscolari, e anche nel caso di edemi e linfedemi importanti (bendaggio elasto-compressivo).
Viene rimosso solitamente 4-7 giorni dopo, durante i quali viene concesso di svolgere le normali attività giornaliere (con o senza carico protetto da stampelle a seconda della valutazione specifica del traumatismo).
Kinesiotaping
A differenza del bendaggio funzionale, è un bendaggio adesivo elastico con effetto terapeutico biomeccanico.
A seconda della sua applicazione, il kinesiotaping è efficace nel ridurre il dolore, ridurre la stasi linfatica ed ematica, migliorare la microcircolazione locale, l’assetto posturale, ridurre la fatica muscolare, aumentare la contrazione muscolare e la performance, diminuire l’eccessiva contrazione muscolare.
Viene solitamente effettuato questo tipo di bendaggio per: affaticamento e contratture muscolari, danni recati da traumi o attività sportiva, infiammazioni, edemi, linfedemi, o semplicemente per dare uno stimolo propriocettivo al fine di migliorare la postura del paziente. Viene però solitamente utilizzato in combinazione con altri tipi di trattamento, utilizzandolo come coadiuvante delle altre terapie e metodiche fisioterapiche.
Può essere mantenuto per 3-4 giorni anche in caso di sudorazione o contatto con l’acqua e non contiene farmaci.